La storia di uno stemma

Nel prezioso affresco della Sala Consiliare del Comune di Niella Tanaro appaiono tre fiori azzurri contornati da spighe di grano. Il cartiglio recita: Inter Segetes Nigella (tra le messi la Nigella).

Niella Tanaro diventa parte della Gallia Cisalpina dopo la conquista romana come Municipio di Augusta Bagiennorum  e viene citata con il nome di “Nigella ad Tanagrum” nel 901 nei documenti come donazione imperiale al Vescovo di Asti.

 

E’ fuor di dubbio che celebrare il grano, principale fonte di sostentamento nei secoli scorsi, poteva essere quasi un dovere morale. Viceversa, dare anche valore a un fiore poteva essere una scelta determinata da una sua importante e diffusa presenza all’interno del territorio comunale.

Nella storia più recente, l’azzurro del fiore e il giallo delle spighe sono stati scelti come colori comunali. Anche per le divise sportive si sono seguite le medesime indicazioni.

Nell’arco di più di 200 anni, le raffigurazioni dello stemma giunte a noi sono le più variegate.  Il cartiglio “Inter Segetes Nigella”, invece, è rimasto sempre invariato.

Il binomio grano-fiore ha suscitato interesse anche tra enti o associazioni niellesi che l’hanno voluto inserire nel loro simbolo rappresentativo.

Stemma ‘Amicale Niellese’ 1930 (spilla ideata dai panettieri niellesi emigrati in Francia)

Particolare della bandiera dei Combattenti Niellesi 1930-40

Stemma della Pro Niella Tanaro 1965