Le Nigelle Caratteristiche

La Nigella sativa, anche chiamata cumino nero per via dei suoi svariati utilizzi come spezia in numerosi paesi arabi, è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria di Balcani e Medio Oriente. A differenza della “sorella” (Nigella damascena), presenta un’altezza leggermente inferiore, di circa 20-30 cm solitamente, con fiori blu-pallido/bianchi di 5-10 petali e foglie ramificate e lineari (ma non filiformi), mentre i frutti, all’interno dei quali si trovano numerosi semi, sono capsule grandi e gonfie composte di 3-7 unità follicoli.

Anche la Nigella damascena appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae ed è originaria dell’Europa centro – meridionale. Si presenta come una pianta di altezza di circa 50 cm, dotata di una radice a fittone e di steli eretti e striati di colore verde intenso. Le foglie della Nigella, più numerose nella parte terminale del fusto, sono bipennatosette e formano una sorta di involucro di brattee in prossimità del fiore. I fiori, di colore azzurro, bianco, (ma anche blu o lilla), che crescono per lo più isolati sugli apici degli steli, hanno il calice di 2-3 cm composto da 5 sepali petaloidi, con lembi ungulati. Dal centro della corolla invece, sporgono numerosi stami con filamenti eretti, antere senza appendice e pistilli con stili molto sviluppati. Molto caratteristico, inoltre, è il frutto della Nigella: una capsula setticida con 10 loculi e presenta all’apice i prolungamenti degli stili ripiegati all’indietro.

Verso la fine dell’estate, le capsule contenenti i semi della Nigella  vengono tagliate quando non ancora giunte completamente a maturazione, proprio per usufruire della parte commestibile: il seme. Oltre a caratterizzarsi per un profumo intenso e peculiare, il seme della Nigella possiede anche alcune proprietà erboristiche conferite dai suoi principi attivi: nigellone (antispasmodico sulle prime vie respiratorie), tannini (antisettici su vie respiratorie e sistema digestivo), saponine (diuretiche ed espettoranti), olio essenziale (in particolare timochinone, studiato oggi per il suo potenziale antitumorale e la sua capacità di inibire la crescita di neoplasie) e acidi grassi polinsaturi (indispensabili per la produzione di energia e il buon funzionamento del nostro organismo). Non va comunque dimenticato che proprio l’alcaloide che dona il profumo caratteristico alla Nigella, la damascenina, se assunto in grandi quantità è tossico e può provocare effetti quali nausea e vomito. A tal riguardo, è sufficiente limitarsi a non assumere grandi quantitativi del seme, ed in particolare va sottolineato come questi debbano essere evitati in caso di gravidanza.

Per la coltivazione della Nigella è importante scegliere luoghi luminosi, soleggiati e se possibile riparati dal vento e dal freddo. Un terreno alcalino, ricco di sostanza organica e ben drenato è ideale per un vigoroso sviluppo della pianta, ma questa ha altresì dimostrato di essere in grado di adattarsi a vari tipi di terreni, a dimostrazione della sua robustezza e rusticità.